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GIOIA GRANATA (ITALIA)

 

Ho sempre cantato, sin da quando ero bambina, senza mai crederci fino in fondo. Il mio tempo era in gran parte occupato dal pianoforte, ma dopo il diploma decisi di tentare anche quest’altra strada, per vedere se davvero ne valesse la pena. Scelsi come insegnante Sandra Buongrazio perché l’avevo sentita cantare ed ero rimasta molto colpita dalla perfetta padronanza della voce e dall’intonazione impeccabile, segno di una musicalità di certo innata, ma alimentata anche dalla profonda conoscenza della musica in senso lato: che fosse diplomata in pianoforte ed in composizione lo scoprii solo in seguito.

Appena prima dell’audizione, il senso di inadeguatezza prese il sopravvento sull’entusiasmo e la mia voce, già di per sé flebile e tremolante, rivelò tutta la sua immaturità.
Ma quella che sarebbe stata la mia futura insegnante non si scompose né si tirò indietro di fronte alla prospettiva di un duro lavoro: al contrario, parlando francamente e spiegandomi fin da subito le tappe che avremmo dovuto affrontare, riuscì ad infondermi sicurezza. Decisi dunque di affidarmi e di ripartire da quello che c’era di buono e che lei era riuscita a cogliere dietro i mille difetti.
Assistendo alle lezioni dei miei compagni di corso, ho osservato come riesca sempre a calibrare i suoi insegnamenti in base alle caratteristiche di ognuno di noi.

Con proposte sempre intriganti ed originali, mi ha guidato nella scoperta di un repertorio magnifico, in cui la mia voce poteva finalmente brillare e rimasi senza parole quando mi propose per la tesi finale la Lakmé.
Ancora una volta, aveva scommesso su di me e ciò mi rendeva orgogliosa del lavoro svolto insieme, anche se ancora un po’ titubante all’idea di dover affrontare un ruolo così impegnativo.
Ma è proprio di fronte alle sfide che lei tira fuori il meglio da se stessa e dai suoi allievi, non scoraggiandosi neanche nelle nostre “giornate no” e trovando sempre nuove vie per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Dopo l’insegnante, ho scoperto la persona. Un vulcano di idee, sempre prodiga di buoni consigli per i suoi allievi. Una delle qualità più rare in questo ambiente, è l’apertura verso esperienze
che vadano oltre il microcosmo del Conservatorio, sicuramente ricco di spunti ed opportunità, ma pur sempre limitato. Ho avuto modo di constatare che Sandra Buongrazio,
proprio perché è un’artista in carriera, sa bene che per essere completi bisogna misurarsi con la realtà esterna e ha sempre spinto i suoi allievi ad ampliare i propri orizzonti,
senza aver paura di perderli, con la sicurezza di chi sa di aver svolto fino in fondo il proprio dovere e con la gioia per tutto ciò che di buono riserverà loro il futuro,
continuando a consigliarli, sostenerli ed accompagnarli nelle loro scelte. Ed è forse proprio grazie a questa sua grande capacità che tutti noi ci sentiamo ancora più legati
a lei e non possiamo che esserle grati per tutto ciò che abbiamo ricevuto da una straordinaria artista, insegnante, persona.